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Passeggiata nel Bosco del Sorriso fino all’Alpe Artignaga

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La passeggiata nel Bosco del Sorriso è un cammino esperienziale tra larici, abeti, betulle e faggi avvolti dagli odori e dai suoni della natura incontaminata dell’Alta Valsessera. Un cammino interiore per ritrovare serenità e armonia.

Si tratta di un percorso ad anello, nel cuore dell’Oasi Zegna, lungo circa 4,8 km che parte da Bocchetto Sessera (Bielmonte) e porta ad incontrare 16 tappe dove sostare per assimilarne i benefici. E’ un percorso facile e per tutti, percorribile tutto l’anno (in inverno con sci da fondo).

Lungo il cammino si incontra anche l’Eremo di Maria, un luogo contemplativo molto suggestivo che vi consiglio di visitare all’interno, chiedendo le chiavi presso la Locanda Bocchetto Sessera.

Durante la nostra passeggiata, dopo l’eremo, abbiamo deciso di proseguire per raggiungere l’Alpe Artignaga, dove sono situate le baite ristrutturate dell’omonimo villaggio. Abbiamo così effettuato un giro ad anello lungo circa 8,5 km che ci ha regalato paesaggi molto suggestivi. 

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BIOENERGETIC LANDSCAPE

Recenti studi hanno dimostrato che l’uomo e le piante emettono campi elettromagnetici. Quelli emessi dagli alberi, in determinate condizioni, possono influire sullo stato energetico di ogni organo del corpo umano. Il Bosco del Sorriso invita a cogliere l’essenza attraverso un percorso per grandi e per piccoli.

Si parla in questo caso del Forest Bathing, una pratica giapponese che svolge un grande ruolo nella medicina preventiva. Camminare ed esplorare un bosco, se dotato di alcune caratteristiche biologiche, riduce stress e depressione, abbassa la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca e agisce sul nostro sistema immunitario, potenziandone la funzionalità.

Uno specifico studio, effettuato dal bioricercatore Marco Nieri e dall’agronomo Marco Mencagli, ha dimostrato che la vegetazione dell’Alta Valsessera ha un’elevata capacità di rilascio di sostanze volatili dal fogliame, i monoterpeni, che inalate, hanno effetti positivi sul sistema immunitario.

Per avere maggiori benefici è necessario sostare e camminare nel bosco, liberamente e con tutta tranquillità almeno per 3 – 4 ore (o 5 km) alternando passeggiate a soste per circa tre giorni consecutivi. Il periodo consigliato va da giugno a settembre.

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LA NOSTRA PASSEGGIATA NEL BOSCO DEL SORRISO FINO ALL’ALPE ARTIGNAGA

Iniziamo la nostra passeggiata lasciando l’auto nell’ampio parcheggio Bocchetto Sessera (che troviamo a circa metà della Panoramica Zegna) dal piazzale panoramico, sul retro della Locanda Bocchetto Sessera.

Da qui partono anche molti altri sentieri che si inoltrano nell’Alta Valsessera, come ad esempio il Giro del Bonom, un’escursione molto bella e panoramica.

Se la vuoi percorrere puoi leggere qui il mio articolo dettagliato.

Da Bocchetto Sessera seguiamo il sentiero n. 16bis indicante “Bosco del Sorriso” che si inoltra nel bosco e che segue una comoda carrabile sterrata con pendenza graduale.

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Camminiamo seguendo gli ometti di pietra contrassegnati da un numero e da una descrizione della pianta presso cui possiamo sostare e per quali organi produce benefici. Sulla pianta troviamo invece un bollino verde che la identifica.

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Per i più piccoli, lungo il percorso, sono state dedicate tre aree con grandi libri in legno di cedro, sui quali si possono leggere le Favole del Bosco inspirate alla filosofia steineriana e ai tre alberi più diffusi in quei luoghi.

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Nei pressi del punto n.14 e dell’Alpe Montuccia, troviamo l’Eremo di Maria. Qui gli ultimi faggi del Bosco del Sorriso lasciano posto ai pascoli e sorge quest’isolato eremo nato dai ruderi di un antico alpeggio. Un luogo di raccoglimento dove sostare e meditare e da cui godere di un fantastico panorama.

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Superato l’eremo continuiamo a seguire la strada che in circa 30 minuti ci conduce fino ai pascoli delle Tegge dell’Artignaga. Fino ai primi decenni del secolo scorso negli oltre 150 alpeggi dell’Alta Valsessera vivevano, durante il periodo estivo, centinaia di persone: gli alpigiani con le loro famiglie, i boscaioli, i carbonai, i minatori e i metallurghi.

Dall’Alpe Artignaga ritorniamo ora indietro fino all’Alpe Montuccia, dove si possono acquistare prodotti tipici e fare merenda. Si continua poi sempre su strada, inizialmente in salita, e poi in discesa tenendosi più alti rispetto alla strada fatta all’andata, fino a fare ritorno a Bocchetto Sessera.

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