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L’Antica Strada Reale da Novalesa a Ferrera Moncenisio

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In questo articolo ti spiego come raggiungere a piedi Ferrera Moncenisio, uno dei comuni più piccoli d’Italia partendo da Novalesa, paesino famoso per l’Abbazia benedettina dei SS. Pietro e Andrea e le sue imponenti cascate.

Un percorso molto suggestivo e ricco di storia, che ci ha permesso di ripercorrere l’Antica Strada Reale (e Via Francigena) che attraversa il borgo storico di Novalesa e poi si addentra nei boschi per raggiungere Ferrera Moncenisio a 1460m di altitudine, dove il tempo sembra essersi fermato.

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UN PO’ DI STORIA

Un tempo, all’incirca dalla prima metà del Quattrocento, la Strada Reale, era un tracciato che da Novalesa raggiungeva il borgo di Moncenisio e lo collegava alla Francia attraverso il Colle del Moncenisio.

Ferrera Moncenisio divenne un punto strategico e di tappa per tutti i pellegrini che percorrevano la Strada Reale e cercavano ristoro e accoglienza per poi proseguire il loro viaggio.

Un tempo, questo sentiero, non era carrozzabile e poteva risultare difficoltoso da percorrere, soprattutto con grossi carichi o in presenza di neve. Era anche un sentiero molto stretto e le carrozze non passavano. Dovevano così essere smontate, trasportate a dorso di mulo e rimontate.

Nacque così la figura dei Marrons, guide di montagna molto esperte che accompagnavano il viandante e il suo carico fino al Colle del Moncenisio su particolari “Cadreghe” (trasportini) e poi sulle “Ramasse”, slitte in legno con cui scivolavano verso Lanslebourg, il primo comune francese dopo il valico.

Ferrera Moncensio ebbe quindi un ruolo fondamentale per i pellegrini, sia quelli in salita che quelli in discesa e gli abitanti iniziarono a vivere di “turismo” fino all’incirca alla prima decade dell’Ottocento quando Napoleone Bonaparte fece costruire la grande strada carrozzabile che ancora oggi ci permette di salire al valico del Moncenisio attraverso Susa, Giaglione e Bar Cenisio e tagliando così fuori dal tracciato il borgo di Moncenisio.

La Val Cenischia viene così tagliata fuori e la sua economia ne subisce un colpo mortale. Novalesa, Venaus e Ferrera Moncenisio si opposero alla nuova strada ma senza esiti.
I Marrons persero così il loro lavoro e alcuni vennero impiegati nei lavori per la nuova strada, altri invece emigrarono o si occuparono di pastorizia portando così il comune fino al quasi totale spopolamento.

La Strada Reale, venne pian piano modificata e in parte sostituita con strade vere e proprie, per il transito dei carri prima e delle auto poi, in parte ha mantenuto caratteristiche molto simili a quelle di un tempo, ed è possibile ripercorrerla come mulattiera o sentiero.

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DESCRIZIONE DEL PERCORSO

Raggiungiamo in auto Novalesa e parcheggiamo nei pressi della Cascata del Rio Claretto e del Rio Marderello. Per comodità puoi impostare qui il navigatore.

Da qui, prima di inizare il giro che ci porterà a Ferrera Moncenisio, vi consiglio, seguendo le indicazioni sul posto, di raggiungere a piedi le due cascate attraverso un bel giro ad anello di circa 20 minuti.

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Ritornati dove abbiamo lasciato le auto possiamo incamminarci verso il centro storico di Novalesa e imboccare così la via centrale del paese.

Al termine del paese attraversiamo sul ponte il Torrente Cenischia proseguendo su strada fino ad incontrare un largo sentiero sterrato (indicazioni Ferrera Moncenisio) delimitato da muretti a secco e immerso nel verde.

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Da qui inizia un tratto un po’ più ripido che ci farà camminare su sentiero nel bosco incontrando di tanto in tanto la strada asfaltata che noi però evitiamo il più possibile imboccando i sentieri che tagliano e ci permettono anche di accorciare i tempi di salita.

Arriviamo così in circa 2:40 dalla partenza al borgo di Ferrera Moncenisio.
Qui vi consiglio una sosta presso il Lago Grande e il Lago Foppa, due piccoli laghi di origine glaciale, oggi riserve di pesca per la pregiata trota del Moncenisio e una passeggiata nel borgo.

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Il borgo si sviluppa lungo il corso del Torrente Cenischia che lo taglia in due e crea un’ambientazione molto suggestiva. Nell’antica casa comunale ha oggi sede l’Ecomuseo delle Terre al Confine, in cui si narra la vita del territorio, anche attraverso gli oggetti quotidiani e della tradizione montana.

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Per concludere la nostra escursione lungo l’Antica Strada Reale da Novalesa a Ferrera Moncenisio possiamo ora imboccare Ruà Trento e seguire le indicazioni per Sentiero dei Monaci e San Pancrazio.

Inizia ora un bel tratto in discesa nel bosco fino a San Pancrazio, una piccola cappella campestre situata a valle dell’abitato.

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Da qui seguiamo la traccia ora su api pendii erbosi fino a giungere ad un ponticello in legno che attraversiamo e ci immettiamo sulla via percorsa all’andata che non ci resta che seguire in discesa e concludere così la nostra passeggiata lungo l’Antica Strada Reale da Novalesa a Ferrera Moncenisio.

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