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Anello Orridi di Uriezzo e Marmitte dei Giganti

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Anello Orridi di Uriezzo e Marmitte dei Giganti

Con questo articolo ti porto alla scoperta dei canyon del Piemonte: gli Orridi di Uriezzo.
Ci troviamo in Valle Antigorio, una delle vallate alpine che si diramano dalla Val d’Ossola nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Qui si possono ammirare una serie di gole scavate nel corso dei millenni nel granito e forgiate dai torrenti che in passato scorrevano a valle del Ghiacciaio del Toce: un complesso naturale unico nel suo genere. Vi sembrerà di scendere nel cuore della terra.

Noi visiteremo l’Orrido Sud, il principale orrido visitabile, lungo circa 200 m e profondo da 20 a 30 m, in alcuni punti attrezzato per la visita con scale in metallo e pannelli informativi. Al termine visiteremo anche le magnifiche Marmitte dei Giganti, una serie di suggestive cavità circolari scavate dall’acqua.

Nel corso dell’ultima glaciazione, all’interno dell’attuale Valle Antigorio e Formazza si trovava il Ghiacciaio del Toce che, sciogliendosi, diede vita a una serie di torrenti e cascate, che con il passare del tempo hanno eroso la roccia arrivando a creare crepacci, gole e stretti cunicoli che hanno dato vita a questo spettacolo naturale, un vero e proprio canyon che può essere visitato solamente a piedi.

Un’escursione semplice e corta, adatta a tutta la famiglia. Occorre però prestare un po’ di attenzione in quanto in molti punti il percorso è in ombra e buio, e il fondo irregolare e le pietre potrebbero anche risultare scivolose. Consiglio, come sempre, abbigliamento adeguato e scarponcini adatti al trekking.

Raggiungiamo l’Oratorio di Santa Lucia, ad Uriezzo, nel comune di Premia e qui lasciamo la nostra auto negli spazi adibiti a parcheggio. Iniziamo così la nostra passeggiata verso gli Orridi di Uriezzo e le Marmitte dei Giganti proseguendo su strada sterrata nei prati per circa 500 metri fino ad incontrare un pannello illustrativo che segnala l’ingesso sud dell’Orrido di Uriezzo.

Scendiamo ora lungo il sentiero e poi, attraverso comode scalette in metallo, giungiamo nel cuore dell’orrido tra tortuosi cunicoli e rocce levigate
Tutto intorno a noi pareti altissime, penombra e un ecosistema unico nel suo genere, molto simile a quello delle grotte, pur essendo all’aperto, dando vita a specie vegetali come muschi e felci che difficilmente possono essere trovati altrove nelle valle.

All’uscita dell’orrido sud vi consiglio di proseguire lungo la strada sterrata in discesa fino al ponte di Maiesso per ammirare le caratteristiche Marmitte dei Giganti lungo il corso del Toce.

Da qui, oltrepassato il ponte, si può proseguire lungo il sentiero in salita nel bosco che porterà al Ponte di Balmasuda e poi nuovamente all’Oratorio di Santa Lucia dove abbiamo le nostre auto.

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