A perdita d’occhio tra Langhe – Roero e Monferrato
Ecco alcune idee per una gita a perdita d’occhio tra i paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato.
Oggi visitiamo il piccolo Ricetto di Magnano e con una facilissima passeggiata nel bosco raggiungiamo la suggestiva e isolata Chiesa di San Secondo. Se ci rimane ancora del tempo a disposizione andiamo verso il Lago di Viverone per vedere da vicino le famose palafitte sul lago.
Magnano è un piccolo comune adagiato sul crinale della collina sud-orientale della Serra d’Ivrea a circa una decina di chilometri da Viverone e dal suo bellissimo lago.
A Magnano vi è un caratteristico Ricetto risalente al 1204. Fu fatto costruire dal comune di Vercelli come borgo franco, in accordo con la comunità che, trasferitasi qui, garantendo fedeltà avrebbe ottenuto in cambio concessioni, immunità e protezioni.
Per visitarlo lasciamo l’auto nei pressi della Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista e saliamo fino al torrione che è la porta d’ingresso verso il ricetto. Qui troviamo una bellissima terrazza panoramica da cui si ha una vista spettacolare oltre la Serra, verso l’imbocco della Valle d’Aosta che separa le Alpi Graie da quelle Pennine con l’inizio delle Alpi Biellesi.
Adagiato su una collina, il Ricetto di Magnano, presenta una protezione naturale data dalle pareti scoscese e una protezione muraria in ciottoli di fiume. L’impianto urbanistico è quello originale, attraversato da tre vie principali lungo le quali si susseguono tipiche case in pietra, antichi fienili e cantine, tutti chiusi da possenti portoni in legno con grossi chiavistelli. Qui al Ricetto vi era anche la scuola elementare.
È bello girovagare tra le sue viuzze e sbirciare tra le vecchie case, ammirando il bellissimo panorama sulla pianura.
La particolarità di questa ricetto sta proprio nella sua posizione, non in pianura come era solito edificarli ma al culmine di una collina, in modo da renderlo in qualche modo fortificato.
Se avete voglia di fare una piccola deviazione potete fare una passeggiata nel bosco e seguire, dal Ricetto, le indicazioni per la Chiesa di San Secondo. In circa venti minuti, tramite un sentiero in discesa (con dislivello di circa 50m) arriverete in un’ampia radura dove si trova questa bellissima e isolata chiesa.
L’antico paese di Magnano sorgeva proprio qui, intorno a questa chiesa romanica, fondata nella prima metà del secolo XI, si presume dai monaci benedettini.
I contadini-fabbri di Magnano costruirono la Chiesa di San Secondo usando come materiale la morena proveniente dalla Serra, ovvero un’amalgama di terra, ghiaia e massi e sfruttando come legante i depositi di terra argillosa presenti nella zona.
Verso la fine del XIV secolo la popolazione si trasferì dove oggi vi è l’attuale comune di Magnano e questa chiesa rischiò di essere distrutta per riutilizzare il materiale nella costruzione di un’altra chiesa nel nuovo centro del paese. Gli abitanti però si ribellarono e la salvarono dalla demolizione.
Da qui partono altri itinerari, sono sentieri nel bosco, tutti ben segnalati, come ad esempio la passeggiata verso l’Oratorio di San Grato o verso Piletta. Altrimenti potete sedervi sulle panchine immerse nel verde, nei pressi della chiesa, e godervi ancora un po’ di riposo. Vi è anche una fontanella per rinfrescarsi.
Noi riprendiamo invece il sentiero dell’andata e ritorniamo al Ricetto di Magnano. La Chiesa di San Secondo è raggiungibile anche in auto seguendo le indicazioni per Cascina Bose.
Poco distante dal Ricetto, a circa una decina di chilometri, vi è il Lago di Viverone, il terzo lago più grande del Piemonte, dopo il Lago Maggiore e il Lago d’Orta.
Il Lago di Viverone è molto conosciuto e frequentato. Soprattutto durante la bella stagione moltissimi turisti raggiungono le sponde settentrionali e orientali per rilassarsi in spiaggia e per fare lunghe passeggiate.
Vi è però anche una sponda più selvaggia, ricca di boschi e sentieri. È la sponda sud-occidentale, lontana dal turismo di massa, permette di immergersi nella parte più autentica del lago.
Il Lago di Viverone è anche un importante sito archeologico. Proprio qui, infatti, sono stati rinvenuti numerosi reperti preistorici dell’età del bronzo.
Questi ritrovamenti appartenevano alla popolazione che abitava le sponde del lago, più precisamente in palafitte, disposte in veri e propri villaggi. Sono stati ritrovati, infatti, sotto il livello dell’acqua, anche i resti di circa 5000 pali conficcati nel terreno con la funzione di sorreggere proprio queste palafitte.
Oggi non è possibile individuare le tracce dell’originale villaggio palafitticolo, ma è invece possibile vederne una piccola ricostruzione, molto particolare e suggestiva.
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Spero che anche tu possa trovare nella montagna una grande Maestra di vita!
A presto.
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4 risposte
Questo posto sembra bellissimo; quello che mi ha molto rassicurato è il fatto che la passeggiata sia facile, visto che per me percorsi troppo difficili sono un problema!
Sì è una passeggiata nel bosco molto semplice. Se no per raggiungere la Chiesetta poi optare per la macchina ma ti perderesti una bella passeggiata immersa nel verde!
Che bello! Noi siamo sempre alla ricerca di specchi d’acqua dove andare in Sup, durante i nostri viaggi. Se poi nei dintorni è possibile esplorare luoghi deliziosi come questo diventa davvero un idillio. Non ne avevo mai sentito parlare prima d’ora, e ti ringrazio per avermi fatto scoprire Magnano e il suo Ricetto.
Sì è piccolino ma è davvero carino, soprattutto se abbinato ad una bella passeggiata immersi nel bosco fino alla Chiesa di San Secondo. A presto!