Alle Piane di Folecchio da Folecchio – Rossa
983 m slm | Percorriamo parte del circuito dei “Sentieri dell’Arte” della Valsesia per raggiungere le Baite di Piane di Folecchio in Val Sermenza, una valle laterale della Valsesia.
Percorso facile, adatto a tutti, che attraversa le frazioni antiche di Alagna, le prime colonizzate dal popolo Walser. Una passeggiata che permette di fare un’immersione totale nel tempo, di conoscere le antiche origini di questo popolo e di ammirare splendide architetture in pietra e legno.
Il sentiero si sviluppa sulla sinistra orografica del fiume Sesia e tocca 7 frazioni tra cui Alla Chiesa, Ponte, Pedemonte, Ronco, San Nicolao, Uterio e Merletti, tutte disposte su pendii panoramici ed esposti al sole.
La partenza per le frazioni antiche di Alagna avviene da Piazza Grober dove si prosegue verso Piazza degli Alberghi fino ad incontrare il ponte Zam T’achi. Lo attraversiamo per troviamo alla sinistra del fiume Sesia e iniziamo la nostra passeggiata in un suggestivo sentiero immerso in un bosco.
La prima delle frazioni antiche di Alagna che incontriamo è quella di Ponte. Qui le case non sono in legno ma bensì in pietra; un incendio scoppiato nel 1819 distrusse tutta la frazione e le case furono ricostruite tutte in pietra e in muratura.
Seguendo il sentiero in pochi minuti si arriva a Pedemonte. Attraversando il paese in mezzo alle case si sbuca nella piazza principale dove si trova una fontana a due vasche datata 1540 e 1547. Una fontana particolare, da cui esce acqua di fonte purissima che vede qui la luce per la prima volta. Su di essa il simbolo di Algana, un’aquila Walser in bronzo.
In questa piazza si trova anche il Museo Walser. Ospitato in una casa del 1628 e riportata fedelmente allo stato originale.
È un posto da non perdere se si viene qui e ne consiglio sicuramente una visita. Si possono ammirare una grandissima varietà di oggetti di artigianato del popolo Walser, una testimonianza preziosa che va conservata con cura e tramandata. Trovi oggetti provenienti dalle cucine, dalle camere da letto, dalle stalle.
Il tutto è stato riproposto in una vera casa Walser, un edificio particolare che un tempo vedeva concentrate nello stesso corpo tutte le funzioni, da quelle domestiche a quelle agricolo-pastorali.
Al piano terreno vi era la stalla, con il pavimento in pietra e il vano soggiorno in legno, adiacente e comunicante. Qui si consumavano i pasti, si ricevevano i famigliari e gli amici. Sullo stesso piano si trovava la cucina, per la cottura dei cibi, il locale per la lavorazione del latte e il vano per la tessitura della canapa e della lana. Qui le donne, soprattutto nel periodo invernale, cucivano e confezionavano i vestiti per tutta la famiglia.
Al piano superiore, sopra la stalla, vi era la camera da letto, con l’alcova il cui materasso era composto da foglie di faggio, l’armadio, il cassone con la dote della sposa e la culla. Sempre al piano superiore vi era il deposito per gli strumenti del falegname e la camera per il deposito delle foglie.
In autunno infatti, le foglie appena cadute e ben asciutte venivano portate in questa camera. Una parte veniva utilizzata subito per sostituire, dai materassi, le foglie vecchie mentre l’altra veniva conservata per il cambio della primavera.
Il sottotetto era occupato dal fienile dove venivano posti gli attrezzi agricoli e da una dispensa per i cereali e per gli altri cibi.
Esternamente la casa era costituita da un loggiato a pertiche trasversali che serviva per essiccare il fieno, segale e canapa che venivano raccolti alla fine dell’estate.
Proseguendo dopo Pedemonte incontriamo Ronco, una delle prime frazioni nate con Pedemonte. Qui si trovano infatti le case più caratteristiche e dalle strutture molto antiche. Particolarmente significativa è la casa “sulle gambe”, ovvero staccata da terra e retta da supporti in legno.
Successivamente, attorniato da prati e coltivazioni, troviamo San Nicolao, con edifici in pietra e legno.
Poco distante vi è invece Uterio, dove si trova un antico forno e due mulini ad energia idraulica del ‘500 messi in funzione da una deviazione del fiume Sesia.
Per ultimo, andiamo alla ricerca di Merletti, seguendo il sentiero che attraversa la strada e sale dalla parte opposta.
Il giro delle frazioni antiche di Alagna termina qui. Se ci resta ancora un po’ di tempo a disposizione possiamo tornare in Piazza Grober ad Alagna per fare quattro passi lungo la via centrale e immergerci tra le sue frazioni del centro, il secondo insediamento Walser dopo quello delle frazioni Pedemonte e Ronco.
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Se ti stai preparando per la tua prima escursione in montagna ti lascio qualche consiglio per partire preparato.
Spero che anche tu possa trovare nella montagna una grande Maestra di vita!
A presto.
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3 risposte
Ci sono stati i miei zii pochissimo tempo fa! Me ne hanno parlato benissimo e ora il tuo racconto e le fotografie mi confermano che è una gita che vale la pena di fare. Anche perché si tratta di una zona relativamente vicina a casa e che non conosco per niente.
Davvero bellissimo il tuo blog! Siamo amanti delle camminate e non immaginavo ce ne fossero di così belle! In particolare questa mi sembra molto interessante 🙂
Te la consiglio perché è una passeggiata veramente facile e permette di scoprire delle bellissime frazioni immerse nel verde e di fare un tuffo nella cultura Walser!