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Il nostro incontro con un Guardiparco

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Il nostro incontro con un Guardiparco nel Parco Nazionale del Gran Paradiso

Ci troviamo nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, il più antico d’Italia e, accompagnati da una guida ufficiale del Parco, ci siamo diretti alla Casa di Caccia del Gran Piano di Noasca.

Ex Casa Reale voluta da Re Vittorio Emanuele II come appoggio durante le battute di caccia, si trova a 2222 m di altitudine, nel comune di Noasca, ed è considerato uno dei più bei casotti del Parco.

lago-chiamousseretto (1)

Grazie alla gentile concessione dell’Ente Parco Nazionale Gran Paradiso, durante la nostra escursione abbiamo avuto l’occasione di conoscere e chiacchierare con un Guardiaparco che ci ha raccontato la sua magnifica professione, unica nel suo genere ed indispensabile per la vigilanza e il monitoraggio del Parco.

Il Parco Nazionale Gran Paradiso, infatti, a differenza degli altri più recenti parchi nazionali nei quali la sorveglianza è affidata ai Carabinieri Forestali, è dotato di un proprio corpo di guardie che continuano una tradizione ormai consolidata nel tempo.

guardiaparco-parco nazionale paradiso (1)

Una professione istituita con il decreto legislativo del 5 agosto 1947 congiuntamente all’Ente di gestione del Parco, come suo braccio operativo sul territorio, e composto dai Guardaparco, a cui è affidata la protezione e la salvaguardia dell’area protetta.

Una prosecuzione naturale dell’antico Corpo di Sorveglianza costituito nel 1956 da Vittorio Emanuele II con la nascita della Riserva Reale di caccia che salverà lo stambecco dall’estinzione.

curiosità sullo stambecco

Un mestiere, quello dei Guardiaparco, che ne racchiude tanti altri, tutti mossi dalla passione per la montagna, la natura e gli animali.

I Guardiaparco prestano servizio dall’alba al tramonto con turni di lavoro in quota anche per più giorni consecutivi in modo da permettere un controllo continuo ed efficace.

Le loro basi di appoggio sono i “casotti” e il parco ne conta una quarantina dislocati nell’intero territorio. Uno di questi è la Casa di Caccia del Gran Piano di Noasca, che noi abbiamo raggiunto con un’escursione di circa 3 ore e un dislivello di 880m, recentemente ristrutturata e recuperata dal Parco rispettando i dettagli artistici e i colori dell’epoca. Se vuoi raggiungerla leggi qui la mia descrizione del percorso.

Ed è proprio qui che abbiamo chiacchierato con un Guardiaparco e abbiamo avuto così la possibilità di conoscere ed approfondire la sua attività.

I Guardiaparco hanno una profonda conoscenza del territorio in cui operano, occupandosi per esempio di monitoraggio ambientale con progetti di studio, attività di recupero e ricerca scientifica.

Svolgono anche un’importante attività di monitoraggio della fauna selvatica, finalizzata ad una conoscenza più approfondita e ad un censimento degli animali, studiandone quindi la presenza e la consistenza della specie.

Ma non si occupano solo di questi aspetti. I Guardiaparco hanno anche un contatto diretto con i fruitori del parco con interventi di soccorso alle persone in difficoltà ed assistenza e supporto all’escursionista e al turista.

Si dedicano inoltre al controllo del rispetto delle norme verso gli illeciti e i reati ambientali, come la lotta agli incendi boschivi (dovere conseguente alla qualifica di agenti di polizia giudiziaria) e alle buone norme di comportamento ed educazione di chi frequenta il Parco. Hanno inoltre competenze specifiche in ambito didattico e divulgativo.

Il Guardiaparco è diventato un vero e proprio simbolo del Parco, una professione storica e una figura indispensabile spinta da una passione unica e vera, una missione volta alla tutela e alla salvaguardia diretta sul campo di questo immenso tesoro che è il Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Marmotta al Piano del Nivolet

Ringraziamo Alder Costabel, guida ufficiale del Parco, che ci ha accompagnati, Matteo il Guardiaparco e l’Ente Parco Nazionale Gran Paradiso che hanno permesso la riuscita di questa fantastica giornata.

 

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Se ti stai preparando per la tua prima escursione in montagna ti lascio qualche consiglio per partire preparato.

Spero che anche tu possa trovare nella montagna una grande Maestra di vita!

A presto.

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