Il Casotto delle Cialme sopra Ceresole Reale
2299 m slm| Raggiungiamo il “Casotto delle Cialme”, uno dei uno dei tanti edifici in quota utilizzati dal Servizio di Sorveglianza del Parco del Gran Paradiso.
Il Circuito Sentiero Natura Borgate del Roc è una facile escursione che si snoda attraverso vecchie borgate abbandonate nel Vallone del Roc, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso e culmina con un’imponente e meravigliosa cascata. Un vero e proprio tuffo indietro nel tempo dove i nostri nonni hanno lasciato molte tracce e testimonianze del loro passaggio. Memorie che si sono tramandate e sono rimaste intatte fino ai giorni nostri e che ora sta a noi mantenere in vita.
L’itinerario è ben segnalato con diverse paline e ad ogni borgata troveremo una tabella indicativa, sarà quindi impossibile sbagliare strada.
Iniziamo la nostra passeggiata verso le borgate del Vallone del Roc da Balmarossa dove, al termine della strada asfaltata, parcheggiamo la macchina.
Per comodità puoi impostare qui il navigatore.
Volendo la partenza può avvenire anche da Noasca, dal sentiero che si inoltra nel bosco dopo i quattro tornanti a monte del paese. È più lungo rispetto a quello da Balmarossa e con un dislivello maggiore, si parte infatti da quota 1062 m.
Partendo da Balmarossa possiamo decidere (per il primo tratto) di seguire il sentiero nel bosco oppure di seguire la strada sterrata che sale più dolcemente, ma è leggermente più lunga. Noi decidiamo di prendere la strada, non abbiamo fretta e vogliamo goderci appieno la passeggiata di oggi.
La prima borgata che incontriamo è Fragno, a 1441 m, che superiamo senza possibilità di entrare al suo interno, fino ad incontrare Varda, posta a 1525 m. Qui facciamo una veloce sosta per addentrarci nella piccola borgata, troviamo numerosi edifici vuoti e abbandonati, alcuni completamente in rovina. Possiamo solo immaginarci com’era un tempo la vita qui, chi ci viveva e come trascorreva le sue giornate.
Prima di venire qui mi sono un pochino documentata e ho scoperto che le case venivano costruite così addossate per motivi ben precisi. Primo fra tutti per ripararsi dal freddo e mantenere i sentieri sgombri dalla neve nei lunghi inverni e, in secondo luogo, per utilizzare meno terreno possibile che poteva invece venire sfruttato per la coltivazione. I nuclei abitati sono stati tutti collocati in una sorta di “terrazzo naturale” con esposizione a mezzogiorno, quindi sempre ben soleggiati, ma allo stesso tempo riparati dai forti venti grazie alle cime elevate che li circondano.
Alla borgata Varda termina la strada sterrata e abbiamo quindi un’unica strada per raggiungere le altre Borgate del Vallone del Roc. Seguiamo quindi la traccia che ci conduce verso sinistra. Se prendessimo il sentiero di destra potremmo raggiungere invece la Palazzina di Caccia del Gran Piano.
Seguiamo il sentiero, ora quasi totalmente in piano, che in brevissimo tempo ci porta alla borgata Maison, posta a 1591 m. Qui, al centro del paese, troviamo una chiesetta, la Cappella di San Luigi, ancora in uso e, poco distante, la vecchia scuola elementare perfettamente conservata. Sbirciando al suo interno possiamo osservare i banchi, la cattedra e la lavagna. Qui è dove venivano a studiare i bambini di tutte le borgate del vallone, indicativamente fino alla fine degli anni ‘60.
Il sentiero ci conduce ora a Mola, a quota 1600 m, la borgata più elevata, dove intravediamo ancora il vecchio forno in pietra utilizzato da tutta la comunità per cuocere il pane.
Da qui fino alla borgata Cappelle il sentiero è definito sui due lati da un basso muretto a secco, che un tempo serviva per delimitare le proprietà e per permettere un passaggio più comodo lungo il viottolo. Davanti a noi il panorama si apre e tutto intorno abbiamo ampie praterie pianeggianti. Altri muretti a secco li incontreremo a Potes e nell’ampio pianoro sotto la cascata del Roc.
Proseguendo per altri 300 metri circa giungiamo alla borgata Cappelle, a quota 1585 m, dove la nostra attenzione viene attirata da un bellissimo affresco ottocentesco dal soggetto religioso, ben conservato e dai colori ancora nitidi. Anche qui, come in tutte le altre borgate, troviamo la vecchia fontana con il lavatoio/abbeveratoio.
Proseguiamo ora nell’ampio e pianeggiante fondovalle, da qui la vista è molto bella e iniziamo già ad intravedere la cascata del Vallone del Roc che raggiungeremo a breve. Con una bella discesa arriviamo alla borgata Potes, a quota 1567 m. Qui, in primavera, non è raro intravedere stambecchi, camosci e marmotte.
Decidiamo ora di proseguire, tralasciando il ponte a sinistra sul torrente Roc e continuando a salire dolcemente arriviamo finalmente alla Cascata del Roc, che durante il periodo invernale è completamente ghiacciata.
Tornando sui nostri passi ritorniamo al ponte e, attraversato il torrente Roc, arriviamo a Borgo Vecchio, a quota 1598 m, con la sua caratteristica chiesetta di Sant’Antonio, posta in una posizione dominante e molto panoramica.
Per la strada del ritorno abbiamo scelto la stessa dell’andata; in alternativa, per completare un giro ad anello delle Borgate del Roc, avremmo potuto seguire le indicazioni per la borgata di Fregai e raggiungere poi Pianchette.
Questa passeggiata mi ha fatto riflettere molto sulla vita dei nostri antenati, su quanto fosse difficile il loro vivere quotidiano, fatto di duro lavoro tra le montagne, sacrificio ma anche e soprattutto di grande rispetto per la natura. Mi ha fatto anche riflettere su quanto dovevano essere vive e movimentate queste borgate e su quanto poco invece è rimasto a testimonianza
Pezzi di vita che, purtroppo, non torneranno più.
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Se ti stai preparando per la tua prima escursione in montagna ti lascio qualche consiglio per partire preparato.
Spero che anche tu possa trovare nella montagna una grande Maestra di vita!
A presto.
2299 m slm| Raggiungiamo il “Casotto delle Cialme”, uno dei uno dei tanti edifici in quota utilizzati dal Servizio di Sorveglianza del Parco del Gran Paradiso.
2668 m slm| Raggiungiamo Plan Borgno e il suo magnifico laghetto alpino percorrendo un sentiero dai panorami unici sull’intero gruppo del Gran Paradiso
2501m slm| Raggiungiamo il Lago Inferiore di Ciamousseretto da Noasca, un lago stupendo nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso.
2222 m slm| La Casa di Caccia del Gran Piano si trova nel Parco del Gran Paradiso nel comune di Noasca ed è considerato uno dei più bei casotti del Parco.
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3 risposte
Ciao Monica, è già da un po’ di tempo che seguo i tuoi passi.
Oggi, con mia moglie, abbiamo deciso di fare questo percorso davvero bello e suggestivo.
È stato emozionante girare tra le borgate. Siamo passati per Maison in punta di piede, quasi timorosi di disturbare la lezione degli alunni con la loro maestra e a Mona sentivamo il profumo del buon pane di una volta. Insomma davvero un bel salto indietro nel tempo.
Oltre ad aver fatto una bellissima passeggiata con paesaggi mozzafiato, ho trovato molto suggestiva ed interessante il passaggio delle varie borgate con ancora piccole testimonianze del passato come la piccola scuola ?
Mi fa piacere ti sia piaciuta questa passeggiata! Se non l’hai già fatta te la consiglio! A presto!