Oasi Zegna. Sentiero delle More fino a Cascina Oro
La passeggiata che segue il Sentiero delle More in Oasi Zegna è distensiva e rilassante e permette di raggiungere Località Oro e Cascina Oro.
L’Oasi Zegna è un’area naturalistica montana protetta di 100 chilometri quadrati, in provincia di Biella, ad accesso libero e gratuito. Ricca di passeggiate rilassanti adatte a tutti, escursioni e punti panoramici immersi nel verde tra pascoli, alpeggi e freschissimi boschi. Vi sono oltre 30 km di sentieri per il trekking o nordic walking e oltre 150 km destinati ai percorsi in Mountain bike o enduro.
I sentieri partono tutti dalla Panoramica Zegna, una balconata con affacci mozzafiato sulla Pianura Padana e sulla vallata dell’Alta Valsessera e salgono verso santuari, rifugi, cappelle o raggiungono vette solitarie.
Il cuore dell’Oasi Zegna è Bielmonte, il punto più alto raggiunto dalla Panoramica Zegna. Un angolo di paradiso nelle Alpi Biellesi, un balcone naturale sulla Pianura Padana che regala panorami indimenticabili.
Molto apprezzata è la sua esposizione sul versante sud che permette di godere del calore del sole in ogni stagione. Bielmonte, infatti, fa parte delle 20 località scelte dai pediatri come meta ideale per i bambini.
Era l’anno 1910 quando l’imprenditore Ermenegildo Zegna fondò a Trivero il Lanificio Zegna, azienda d’abbigliamento di lusso maschile dove ancora oggi si producono tessuti d’eccellenza.
Da sempre innamorato della natura e legato alla sua città natale, negli anni Trenta avviò un grandioso piano di riqualificazione ambientale, ispirandosi a una vera e propria “filosofia verde” in cui i rapporti fra uomo, cultura e natura sono preservati, a vantaggio delle generazioni future. Decise di far vivere la montagna sopra Trivero – Valdilana rendendola facilmente accessibile e vivibile.
Voleva offrire ai suoi abitanti la prospettiva di un futuro migliore, con l’incremento dell’economia montana e il miglioramento della qualità di vita della comunità e poi con lo sviluppo del turismo.
Acquistò quindi i terreni della montagna sovrastante e avviò la messa a dimora di oltre 50.000 conifere praticando così un’importante riforestazione della montagna e fece costruire la Panoramica Zegna, una via di collegamento fondamentale alle “terre alte”.
Fu lui quindi a dare origine a quella che oggi è l’Oasi Zegna nata nel 1993 come naturale sviluppo del suo pensiero verde. Nel 2014 l’Oasi Zegna ha ottenuto il patrocinio del FAI Fondo Ambiente Italiano.
In questo articolo ti consiglio quindi le attrazioni che non ti puoi assolutamente perdere se vieni in Oasi Zegna, ti spiego cosa fare tra escursioni, passeggiate ed esperienze in un territorio unico che ti regalerà panorami indimenticabili.
La Panoramica Zegna è una straordinaria balconata con affacci mozzafiato sulla Pianura Padana e sulla vallata dell’Alta Valsessera. Si estende dal Biellese Orientale fino alla Valle Cervo per una lunghezza di 26 km ed è l’asse intorno al quale si sviluppa l’Oasi Zegna. Uno dei percorsi più belli del Piemonte, da percorrere in auto o in moto. Ti consiglio di fermarti ad almeno uno dei numerosi poggi e bocchette, belvedere e punti panoramici, per scattare qualche foto e ammirare il panorama. Sono sicura che te ne innamorerai immediatamente.
Leggi qui il mio articolo di approfondimento sulla Panoramica Zegna.
La Conca dei Rododendri si trova a circa 5 chilometri dal centro di Trivero in Località Baso e, tra maggio e giugno, si trasforma in un’esplosione di colori. Sono proprio i rododendri, con la loro infinita varietà di sfumature, a dare il nome al primo tratto dell’Oasi Zegna e ad accogliere il visitatore lungo la Panoramica Zegna.
Per raggiungere la Conca è possibile percorrere facili sentieri. Arrivando da Trivero e percorrendo la Panoramica Zegna si incontrano diversi punti di accesso tramite sentieri immersi in boschi di faggi e conifere che portano in pochi minuti alla zona della fioritura. Sono presenti anche sentieri idonei ai disabili che portano direttamente alla Conca.
Leggi qui il mio articolo di approfondimento sulla Conca dei Rododendri.
Passeggiata distensiva e rilassante di circa 2 ore a/r, adatta a tutti, anche alle famiglie con bambini. Permette di percorrere uno sterrato in lieve ascesa (il dislivello totale è di circa 170m) che attraversa freschi boschi, fino a raggiungere Cascina Oro ovvero la Casa Alpina Ermenegildo Zegna. Lungo il percorso avrai modo di scorgere panorami molto suggestivi verso la pianura.
Non puoi dire di aver visitato l’Oasi Zegna senza aver fatto almeno una tappa al Rifugio Monte Marca, collocato sulla sommità più alta del comprensorio alpino di Bielmonte da cui, nelle belle giornate, la vista spazia sulla Pianura Padana, sul Monviso e a nord sul Monte Rosa.
Servito dalla storica seggiovia monoposto e raggiungile da diversi sentieri e strade agrosilvopastorali, è uno dei rifugi più conosciuti dell’Oasi Zegna data la facilità con cui si raggiunge. A pochi passi dal rifugio si trova anche la panoramica Alpe Moncerchio, un alpeggio modello della pastorizia della Valsessera in quanto prevede la permanenza continua 24 ore su 24 degli animali sui prati senza alcuna forma di ricovero, migliorando così sia la qualità del terreno, sia quella del latte.
Seguendo questo sentiero percorrerai un panoramico giro ad anello, chiamato il Sentiero di Fra Dolcino, con partenza dalla Bocchetta di Stavello, salita fino al Santuario di San Bernardo e discesa alla Bocchetta di Margosio. Da qui, un comodo sentiero quasi in piano ti riporterà al punto di partenza.
Secondo la tradizione, il Santuario di San Bernardo è stato eretto nel XIV secolo sul Monte Rubello in sole 50 ore utilizzando i resti delle fortificazioni dolciniane per celebrare la vittoria su Fra Dolcino. Raggiungerlo con questo sentiero richiede un’escursione facile e poco impegnativa, senza grandi dislivelli.
Leggi qui il mio articolo con tutti i dettagli per percorrere il Sentiero di Fra Dolcino.
Lungo il sentiero n. 5 che parte dalla Bocchetta di Stavello e conduce a Margosio, si trova il Bosco Animato dove scoiattoli, orsi, marmotte, gufi ed altri esseri accompagnano adulti e bambini alla scoperta del bosco.
Il Bosco Animato nasce da una storia molto antica. Ermenegildo Zegna infatti, quasi 100 anni fa, diede nuova vita alle pendici aride e fruttate della montagna piantando 500.000 nuovi alberi. Questo suo Pensiero Verde continua oggi con la Zegna Forest dove, gli alberi al termine del loro ciclo vitale, prendono forma in straordinarie sculture. Queste sculture sono opera di Mz Bove, musicista e scultore che le plasma con la tecnica “Chainsaw carving”, utilizzando la motosega.
Il Giro dell’Asnas prevede un’escursione di totale immersione nella natura selvaggia ed incontaminata, un giro adatto a tutti, anche se in alcuni punti il sentiero si presenta scarso di indicazioni ma sempre comunque facilmente intuibile. Dalla sua cima, e lungo buona parte del percorso, si ha una fantastica vista sulle montagne circostanti, sulla pianura, su tutta l’alta Valsessera e sul gruppo del Monte Rosa.
Leggi qui il mio articolo con tutti i dettagli per percorrere il Giro dell’Asnas.
Il Labirinto di Stavello si trova nella Bocchetta di Stavello, a pochi passi dal Bosco Animato di cui vi parlavo prima. Il labirinto è un simbolo sacro, un’antica forma di meditazione, che evoca il viaggio spirituale dell’essere umano sulla terra.
Simboleggia il percorso interiore verso l’evoluzione dello spirito: un viaggio tortuoso, come la vita, che attraverso il silenzio e l’ascolto ci porta a ricontattare il nostro cuore.
Il termine labirinto deriva dal latino: Labor Intus, “Lavoro interiore”. Camminare in silenzio nel Labirinto di Stavello è un invito ad immergersi nella Natura, nell’ascolto di quanto emerge dal nostro Animo per riconnetterci con noi stessi e quanto ci circonda. Grazie ai vari cristalli colorati utilizzati per energizzare il circuito, questo labirinto, vi condurrà attraverso i 12 livelli di consapevolezza della Rosa dei Colori, connessi ai 12 segni zodiacali.
Camminare al suo interno significa quindi diventare consapevoli della propria guida interiore nella vita. Si consiglia di percorrerlo lentamente e meditando, focalizzandosi su una domanda da contemplare durante il percorso verso il centro. Dopo averlo raggiunto, occorre fermarsi per interiorizzare e ricevere una risposta o una rivelazione più profonda. Nel viaggio di ritorno e nell’uscire bisogna rimanere ancora nel processo meditativo per assorbirne l’esperienza.
Il Labirinto di Stavello ha un dimetro di circa 29 metri e un percorso interno lungo 470 metri (sono andata).
Il Rifugio Piana del Ponte si trova immerso nei verdissimi territori dell’alta Valsessera ed è raggiungibile dalla Casa del Pescatore e da Bocchetto Sessera con una facile escursione.
Io ho raggiunto il rifugio partendo dal piazzale panoramico di Bocchetto Sessera attraverso un’escursione che all’andata si presenta in discesa e che ti permette di giungere al rifugio in circa 40 minuti attraverso un sentiero immerso in un bellissimo bosco. Una volta arrivato al rifugio avrai la possibilità di gustare buonissimi piatti casalinghi o di passare la notte immerso nella natura incontaminata dell’Alta Valsessera.
Leggi qui il mio articolo con tutti i dettagli per raggiungere il rifugio.
La passeggiata nel Bosco del Sorriso è un cammino esperienziale tra larici, abeti, betulle e faggi avvolti dagli odori e dai suoni della natura incontaminata dell’Alta Valsessera. Si tratta di un percorso ad anello che parte da Bocchetto Sessera e porta ad incontrare 16 tappe dove sostare per assimilarne i benefici. È un percorso facile e per tutti, percorribile tutto l’anno (in inverno con sci da fondo).
Lungo il cammino si incontra l’Eremo di Maria, un luogo contemplativo molto suggestivo che vi consiglio di visitare al suo interno. Dopo la visita all’eremo ti consiglio di proseguire per raggiungere l’Alpe Artignaga, dove sono situate le baite ristrutturate dell’omonimo villaggio. Effettuerai così un giro lungo circa 8,5 km che ti regalerà paesaggi molto suggestivi.
Leggi qui il mio articolo con tutti i dettagli per percorrere la passeggiata nel Bosco del Sorriso.
Il Giro del Bonom è un anello particolarmente panoramico ed è considerato uno dei sentieri biellesi più belli e suggestivi. Un giro abbastanza lungo che si svolge per buona parte lungo un sentiero in cresta tranne nell’ultimo tratto dove si percorre una carrabile sterrata.
La partenza avviene da Bocchetto Sessera, qui si raggiunge per prima la cima del Monticchio poi, in cresta, Colma Bella e Pera Furà, una “finestra” composta da rocce erose posizionate circolarmente. Da Pera Furà si prosegue per raggiungere la cima del Monte Bonom, il punto più alto dell’escursione e da qui si inizia la discesa verso le tegge dell’Artignaga. Si chiude poi l’anello passando per l’Alpe Montuccia, fino a fare ritorno al Bocchetto Sessera.
Leggi qui il mio articolo con tutti i dettagli per percorrere questo giro ad anello.
Come avrai potuto notate, le cose da fare e da vedere, in Oasi Zegna, sono molteplici e ogni stagione ha la sua particolarità e il suo fascino. L’autunno presenta i colori caldi del foliage, in inverno si possono praticare svariati sport sulla neve mentre in estate il verde brillante dei prati e dei boschi crea un’ambientazione unica. In primavera, invece, con le fioriture dei numerosi rododendri presenti in Oasi Zegna creano una magia di colori tutta particolare.
Prenditi il tuo tempo e visita l’Oasi Zegna con calma, senza fretta. Immergiti nella natura e vai a caccia di scorci mozzafiato.
Lo spettacolo che non ti puoi assolutamente perdere? Ovvio, quello del Monte Rosa visto dalla Bocchetta di Margosio. Sono sicura che ti rimarrà nel cuore!
Scarica qui la mappa ufficiale dell’Oasi Zegna per scoprire tutti i sentieri da percorrere a piedi. in mountain-bike o a cavallo.
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Se ti stai preparando per la tua prima escursione in montagna ti lascio qualche consiglio per partire preparato.
Spero che anche tu possa trovare nella montagna una grande Maestra di vita!
A presto.
La passeggiata che segue il Sentiero delle More in Oasi Zegna è distensiva e rilassante e permette di raggiungere Località Oro e Cascina Oro.
La Conca dei Rododendri si trova nel parco naturale dell’Oasi Zegna, a Biella, e tra maggio e giugno si trasforma in un’esplosione di colori.
1877 m slm | Da Bocchetto Sessera al Monticchio fino a Pera Furà e alla cima del Monte Bonom per poi scendere verso l’Alpe Artignaga.
2039 m slm | Il Giro dell’Asnas permette una totale immersione nella natura incontaminata dell’Oasi Zegna, attraverso paesaggi ampi e suggestivi.
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2 risposte
dai una idea veramente giusta di come è bello il biellese,passeggiata bella medio impegnativa San Giovanni d’Andorno >Oropa,provaci ciao Giuseppe.
Ciao Giuseppe. Grazie mille, mi fa molto piacere! Ti ringrazio anche per il consiglio. Me lo segno e sicuramente alla prima occasione proverò la passeggiata! A presto.